venerdì 16 aprile 2010

Ostaggi di Cemusa


Lunedì mattina passanti e negozi su piazza Nattino, una delle principali di via Sestri, incuriositi dall'apertura di un grosso scavo, hanno pensato subito alla posa di una fioriera. Hanno pensato all'inizio dei lavori per ultimare l'arredo urbano di una via che, invano e da anni, attende un arredo urbano promesso e mai ultimato per l'ennesima, cronica, mancanza di fondi. E qui sono ancora in molti a ricordarsi dell'assessore Seggi che all'epoca spiegava delle piastrelle arrivate dalla Cina ("perché a Carrara - come previsto dal progetto originale n.d.r. - non ce ne erano abbastanza per la pavimentazione di via Sestri"). Così oggi è sotto gli occhi di tutti una pavimentazione che ha ceduto in più punti e, data la sua notevole porosità, sempre molto sporca. (ci credete se vi dico che la macchina per pulirla in modo efficace era stata ordinata, provata una mattina, e poi, visto che funzionava, spedita a pulire le zone del centro?). Invece niente fioriera. Più prosaicamente ecco in arrivo un nuovo, bellissimo, cartello della Cemusa. La pubblicità innanzitutto. Oltretutto nella piazza esiste anche un centro medico (Tartarini) dove molte volte arrivano le ambulanze, proprio dove ora è stato posizionato il cartello. Più volte al Comune è stato chiesto da parte del CIV di Sestri un tavolo per discutere del piano urbano del quartiere. Da sette anni il Comune blocca un progetto di perimetrazione del centro storico di Sestri, che prevede l'indicazione delle varie vie, la segnalazione dei punti di interesse, il disegno di un itinerario. Li blocca proprio in base all'accordo fatto con la Cemusa, che, di fatto, impedisce a chiunque di posizionare elementi indicativi al di fuori dei loro. La sensazione diffusa è quella di essere in ostaggio. Di pratiche e interesse altrui. Ostaggi impotenti.

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